Vorfreude: la gioia dell’attesa

attesa

Leggendo “Piccolo viaggio nell’anima tedesca” di Vanna Vannuccini e Francesca Predazzi, mi sono imbattuta nella parola: Vorfreude, l’attesa che precede la gioia.
Le autrici sostengono che tale parola per i tedeschi “è quasi una profilassi contro le possibili amarezze della vita. La premonizione che la delusione verrà e che il momento della gioia non sarà quello che ci siamo immaginati. In fondo, perciò, è quasi meglio non provarlo mai“.

Vorfreude ist die schönste Freude, l’attesa della gioia è la gioia più grande, dice il proverbio.

Ho subito pensato a Leopardi.
Vorfreude potrebbe essere il correlativo del Sabato:

Questo di sette è il più gradito giorno,
Pien di speme e di gioia:
Diman tristezza e noia
Recheran l’ore, ed al travaglio usato
Ciascuno in suo pensier farà ritorno.
(Sabato del villaggio)

È il sabato il giorno più gradito della settimana, perché la felicità può risiedere solamente nell’attesa.

Questa Weltanschauung (concezione del mondo e della vita) condivisa da due nazioni diverse, mi fa ben sperare.
In un’Europa che si è unita sulla carta, ma che ha ancora molta strada da fare per diventare un organismo effettivamente unitario, esistono comunque affinità di “poetica” in cui la Freude diviene il vero momento di gioia e di condivisione, che, per una volta, non è solo… nell’attesa.

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