Sarà capitato anche a voi…
Canta Mina nella famosa Zum, zum, zum, parlando di un’ossessione musicale che le è spuntata in testa.
A me invece capita di essere sempre più spesso ossessionata dalla rete.
Per motivi di lavoro, di studio, di ricerca e di diletto, mi ritrovo a fare i conti con mareggiate di e-mail, carrelli virtuali, post, commenti, “mi piace” più o meno consapevoli, tweet, miriadi di video sempre più fantasiosi e sciami di emoticon che tentano con ogni mezzo di esprimere le mie emozioni più profonde con sempre nuove faccette.
Sprofondata a inseguire link e rimandi su un topic, inciampo su query e tento vanamente di formulare nel frattempo pensieri legati alla scrittura, mentre le informazioni si gonfiano, si moltiplicano a dismisura e io finisco per avvertire una gran confusione in testa e mi ritrovo con poche, ossute e spigolose parole da mettere in fila per costruire un personaggio, una trama o un umile canovaccio.
Flussi di dati e onde di pensiero… un intreccio, quasi una musica che quando smetterà di suonare, mi auguro di riuscire a tirare i remi in barca e, rigorosamente offline, di iniziare a riflettere e programmare il mio prossimo libro, sperando di riuscire a tradurre, senza fare e farvi confusione, quanto accumulato in questo tempo sospeso, in cui vivo da un po’, con il mio Zum, zum, zum quotidiano e tanti “quant’altro” da mettere in ordine.