Mentre ci si avvia al II millennio avanti Cristo, la scrittura cuneiforme ha quasi raggiunto il suo assetto definitivo; in Egitto gli scritti geroglifici si moltiplicano; a Creta e nella Grecia continentale si sviluppano scritture che sono dei veri rompicapo per gli studiosi.
In Cina, in questo stesso lasso di tempo, nasce la scrittura cinese, codificata e strutturata tra il 200 a.C. e il 200 d.C., ed è la stessa che i cinesi leggono e scrivono ancora oggi.
Ovviamente, agli albori, i caratteri cinesi venivano tracciati con pennello e inchiostro; oggi i caratteri stampati hanno perso la finezza e la precisione di quelli originari, ma la scrittura è rimasta fedele a se stessa, pur semplificandosi col tempo.
Se per gli egizi la scrittura era un dono degli dei, per i cinesi la sua nascita è leggendaria.
All’origine della scrittura vi sarebbero tre imperatori, uno di essi, Huang Che, pare abbia tratto i caratteri dallo studio dei corpi celesti e dalle impronte degli uccelli e degli animali.
La scrittura veniva usata anche a scopi divinatori: i sacerdoti scrivevano domande su un lato delle scaglie di tartaruga, poi avvicinavano il rovescio a un fuoco acceso a est e traevano le risposte dalle fenditure causate dal calore.
Gli inizi della scrittura sono simili per molte civiltà: i primi tentativi sono stati ovunque, disegni, pittogrammi o combinazioni di pittogrammi.
Esempi di queste prime fasi hanno somiglianze notevoli tra loro, pur essendo state prodotte da civiltà molto diverse.
I pittogrammi poi, evolvendosi, hanno acquisito una sempre maggiore stilizzazione, ma i caratteri cinesi consentono tuttora, di ravvisare le sembianze degli antichi pittogrammi da cui si sono originati, fornendo a questa scrittura una dimensione poetica.
La lingua e la scrittura cinese hanno una particolarità importante: a seconda della grafia, uno stesso suono può significare più cose.
In Cina, la scrittura è un elemento di unità linguistica perché la lingua parlata è totalmente differente dal nord al sud.
Se pensavate fossero complicati i geroglifici, ora sarete sopraffatti.
Ogni carattere si deve inscrivere in un quadrato perfetto. In generale, è composto da: una chiave che fornisce il senso e una parte, fonetica, che dà indicazioni sulla pronuncia. Inoltre, bisogna seguire un ordine preciso per tracciare i tratti che compongono i caratteri stessi.
Il cinese quotidiano si legge da sinistra a destra, ma quello colto e la poesia dall’alto in basso e da destra a sinistra.
Tenete pronta un’aspirina perché…
la storia continua…