Ho sempre pensato che un luogo dove sono contenuti dei libri sia un posto mistico e pieno di magia, di sicuro è un posto speciale.
Ho letto un tweet pochi giorni fa che mi ha colpito su una libreria di Venezia molto curiosa e con un nome molto singolare “Acqua alta“.
“La si può descrivere come una delle librerie più bizzarre e originali del mondo e si trova proprio in Italia, a Venezia. Si chiama “Libreria Acqua Alta” e su internet è stata definita “la libreria più bella del mondo”. I suoi centomila libri in vendita, fra nuovi e usati, non sono sistemati ordinatamente sugli scaffali, ma accatastati all’interno di barche, canoe, gondole e vasche da bagno“.
La notizia mi ha colpito perché mi ha fatto riflettere su come una difficoltà possa diventare un’opportunità.
Inoltre, chi lavora con i libri, per i libri o in mezzo ai libri deve per forza essere creativo, altrimenti come potrebbe stare al passo con tutte le meravigliose parole racchiuse nelle miriadi di pagine stipate sugli scaffali in attesa di attenti e curiosi lettori?
Le librerie e le biblioteche sono luoghi pieni di sussurri, di voci e di mistero e i libri sono amici meravigliosi. Anche Zafón ne “L’ombra del vento” quando scrive del potere dei libri non lesina di certo sulle parole.
“Ebbi la sensazione di essere circondato da milioni di pagine abbandonate, da anime e mondi senza padrone che si inabissavano in un oceano tenebroso mentre fuori di lì il genere umano, tanto più smemorato quanto più convinto di essere saggio, scivolava verso un inconsapevole oblio”.