“Non puoi evitare di scrivere: ti perseguiterò fino a che non racconterai la mia storia”.
L’ultimo dei miei personaggi mi ronza in testa con questo tono minaccioso e pressante, anche se la sua invadenza è simile a tutte quelle degli altri protagonisti che lo hanno preceduto.
Inizia così il cammino di una narrazione, almeno per me: i personaggi bussano alla mia testa e pretendono attenzione, tempo, dedizione e assoluta precedenza su ogni cosa.
“Che bello sei una scrittrice! Io avrei tante idee in testa, ma non so come metterle nero su bianco” mi sono sentita dire molto spesso, oppure: “Ma come fai a trovare sempre protagonisti così interessanti e nuove trame?”.
Sono loro, i miei personaggi, che se non prendo appunti appena entrano a far parte della mia giornata o nottata, minacciano di farmi meditare per ore, davanti al famigerato foglio bianco, la disperazione di qualsiasi autore.
Per ora, ho avuto, molto spesso, il problema inverso: dare la precedenza al personaggio più interessante, quello che ha qualcosa di importante da raccontare, ad esempio, difficoltà da superare nella vita.
Cerco sempre di dare un’impronta positiva alle mie storie, per infondere speranza, anche quando la vita dei personaggi dei miei romanzi non è generosa, come spesso accade anche nella realtà.
Tornando ai miei personaggi, loro sono esigenti, sgomitano e si sentono così importanti da non lasciarmi mai in pace, a volte penso che debba dare loro la possibilità di prendere un numero come al banco gastronomico, tanto per non fare ingiustizie e andare in ordire di apparizione, alcuni di loro hanno una personalità così marcata, una storia forte e una voce così limpida che è difficile non consentire loro di arrivare subito ai lettori per parlare di loro stessi.
Molte volte chi ha letto le mie storie ha parlato delle mie protagoniste che vanno controtendenza.
Infatti, negli ultimi tempi, nei racconti e nei romanzi di successo, si assiste a un proliferare di donne sottomesse a uomini ricchi e potenti che ottengono da loro qualsiasi cosa, in nome dell’amore; spesso sono addirittura degli stalker, gelosi, arroganti e pericolosi con la convinzione di essere superiori alle donne di cui sono compagni o fidanzati.
Le “mie ragazze” invece, hanno carattere, sono forti, mai sottomesse, con un’intelligenza spiccata e con tanta voglia di emergere, anche contro tante difficoltà.
Cerco sempre di dare alle mie figure femminili un’impronta di forza e di carattere, le invito nelle mie storie a essere protagoniste della loro vita, a non attendere a oltranza un principe azzurro che non esiste e che non arriverà sul suo cavallo bianco a cambiare le loro vite grigie e infelici.
Per ottenere qualcosa nella vita, le mie protagoniste sanno che non possono attendere un intervento esterno, se vogliono attenzione devono darsi da fare, devono credere nelle cose e lottare per esse.
Devo comunque ringraziare i miei personaggi, tutti quanti , perché è grazie a loro che faccio uno dei mestieri, per me tra più belli e creativi al mondo: la scrittrice.
Ora devo lasciarvi, ho un nuovo personaggio che mi sta infastidendo per avere tutta la mia attenzione.
Se ne avrete voglia, potrete leggere di lui, nelle mie prossime storie.